C’è una tendenza generale al ritorno alle cose fatte a mano, soprattutto in cucina. Questo è perché è aumentata la consapevolezza dell’importanza di mangiare più sano e cosa meglio che fare da se, con la certezza degli ingredienti, con la sicurezza che nessun prodotto chimico sia presente nel cibo che si mangia e che diamo ai nostri figli.
I cibi Industriali
Ai cibi industriali bisogna riconoscere un pregio: generalmente i processi industriali nella preparazione del cibo prevedono tutti i sistemi per evitare contaminazioni batteriche e le aziende più grandi e serie analizzano a campione periodicamente i prodotti per garantire che ciò che arriva sulla tavola non sia in alcun modo contaminato.
Il rovescio della medaglia è che per ottenere prodotti attraenti per il cliente, dal punto di vista estetico e olfattivo e per garantire la conservazione per un tempo adeguato, i prodotti industriali vengono addizionati di sostanze coloranti, aromi artificiali e conservanti che, seppure legali, non sono sicuramente il massimo del desiderabile da mettere nello stomaco.
Il pane artigianale
Tantissimi panifici in tutta la nostra penisola ti danno un pane buono, perfettamente lievitato e cotto alla perfezione, un prodotto certamente di qualità, professionale e confezionato con ottimi ingredienti genuini, farina, lievito, sale acqua e, in caso di pane speciale, olio o latte con aggiunta, nel caso, di olive, semi di sesamo o di altro genere e anche fatto con l’uso di farina integrale o di segale, insomma pane per tutti buono, fragrante, genuino.
Purtroppo molti altri panifici usano delle scorciatoie per ottenere una maggiore produzione abbreviando i tempi di lavorazione. Molti hanno la brutta abitudine di aggiungere prodotti chimici che accelerano la lievitazione consentendo in questo modo di produrre maggiore quantità nello stesso tempo ma questo non è certo nell’interesse del consumatore.
Come fare il pane in casa
Non è complicato fare il pane in casa, è complicato ottenere un risultato paragonabile al pane del panificio. Il pane ha bisogno di lievitare alla giusta temperatura, ideale è 25°C, cos’ come è importante la temperatura dell’acqua per impastare che deve attivare il lievito.
Altra cosa importante è fare l’impasto; la massa deve essere impastata adeguatamente, si deve incorporare una certa quantità d’aria, fondamentale per ottenere una bella crescita della massa e del pane sfornato.
In ultimo è importante la temperatura di cottura che garantisce il massimo della lievitazione e del giusto grado di cottura dell’interno che, altrimenti risulterebbe troppo crudo, quindi indigesto mentre l’esterno sarebbe ben dorato oppure, se la temperatura fosse troppo bassa, si avrebbe un pane troppo asciutto.
Riuscire a operare tutte queste fasi correttamente è una vera impresa, anche perché spesso il forno di casa non riesce a raggiungere la temperatura di cottura ideale. Il pane del panificio è sempre più perfetto e buono di quello di casa.
Le macchine per il pane
La tecnologia ha prodotto macchine studiate appositamente per fare il pane in casa. Da anni, ormai sul mercato sono presenti queste macchine ma le più datate sono dotate di due, tre programmi che consentono di fare due o tre tipi di pane, inteso come impasto, cui è sempre possibile aggiungere altri ingredienti come noci, olive, uvetta o altro.
Le macchine più moderne hanno altre funzioni aggiuntive, permettono, ad esempio, di escludere il programma di lievitazione diventando così delle impastatrici oppure permettono di selezionare più tipi di doratura per ottenere un pane più pallido, di media doratura, ben cotto.
La praticità di queste macchine sta nella comodità di mettere semplicemente gli ingredienti e lanciare il programma desiderato: la macchina provvede autonomamente a impastare, lievitare alla giusta temperatura e poi cuocere per darti un pane genuino, come fatto con le tue mani ma perfetto nel risultato.
Il costo non proibitivo di queste macchine ne fa un’ottima scelta per chi desidera sapere cosa mette in bocca e con il gusto del pane fragrante, quasi come quello del panificio.